Coltello abruzzese privo di molla, lughezza totale cm 16.

realizzato in acciaio carbonioso forgiato; la coda del manico non presenta i due consueti rivetti del tipo a molla; molatura piatta e finiture essenziali.

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Presso Loreto e Guargiagrele veniva prodotta questa particolare variante di "gobbo", non dotato di molla, con ritenzione della lama "a frizione", piolo di fine corsa inserito nel dorso del manico e molatura generalmente piatta.

Popolarmente veniva considerato un coltello da contadino, realizzato appositamente senza fronzoli meccanici ed  estetici.

Presso Guardiagrele in particolare, se ne parla come uno strumento utilizzato prevalentemente per la lavorazione delle canne da fiume, e si fa menzione di un tal Crisante, che sarebbe stato uno dei fabbri che lo produceva, unitamente ad un altro artigiano non meglio riconosciuto operante in valle.

A Loreto era prodotto da Antonio Rossi anche in altra foggia, con manico in legno, e veniva tradizionalmente riconosciuto con l'appellativo di "Pianellese", essendo esso preferito dagli abitanti del vicino paese di Pianella che richiedevano un coltello piĆ¹ sobrio rispetto al modello classico.

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